Legacoop Romagna prospetta «uno scenario da incubo: una gara per ogni spiaggia, con regole diverse per ogni Comune». E in effetti i sindaci che hanno deciso di procedere comunque alle gare, si stanno muovendo tra mille difficoltà: «Avremmo voluto già partire con i bandi pluriennali, per dare certezza al settore e migliori servizi ai cittadini – spiega Tobia Zevi, l’assessore del Comune di Roma che ha la delega alle spiagge – ma, oltre alla legge nazionale, manca il nuovo Piano di utilizzo degli arenili [...]».

Ben venga. Devono chiudere tutti. A differenza dei tassisti, andare al mare in località iperturistiche e carissime è un lusso, non una necessità.